Cosa c’è dietro la prima partecipazione del club alla Libertadores e la finale della Sudamericana? Semplice, un bagaglio culturale immenso. Da giocatore, Hernan Crespo ha fatto sue le caratteristiche fondamentali di ogni campionato in cui ha giocato. Partendo comprensibilmente dall’Argentina, l’estro e la brillantezza sudamericana non può assolutamente mancare. In squadra elementi di brio come Pizzini e Camacho sono essenziali affinché il roster riesca a girare. Come gran parte delle squadre d’Oltreoceano, il gioco a larghi tratti è fondato sulle doti individuali e sul dribbling. Il temperamento e la qualità tecnica dei giocatori argentini è inconfondibile, ma spesso non è tutto.
L’influenza italiana sul Defensa y Justicia di Hernan Crespo
Nonostante la patria Gaucha sia uno dei Paesi più calcisticamente legati all’Europa, i passi avanti da fare per raggiungere quel livello sono ancora molti. Perciò Hernan Crespo ha voluto trasportare la sua esperienza in Italia nel suo Defensa y Justicia. Primaria è stata l’apprensione del tecnico sulla preparazione atletica e fisica dell’atleta, aspetto spesso sottovalutato in Argentina. I miglioramenti con i gialloverdi sotto questo punto di vista sono stati molteplici. Non da meno l’apporto volto all’intelligenza tattica della formazione. Il gioco quasi europeo della squadra della Grande Buenos Aires (area metropolitana della capitale) ha messo in difficoltà le avversarie inermi verso quel tipo di stile. Impostazione dal basso, velocità di manovra e gioco estremamente verticale (senza forzare la giocata): queste le fondamenta dell’allenatore di Florida. Intorno è cresciuto un proprio ecosistema fatto di influenze dal calcio di differenti culture.
Ultima ma non per importanza, l’influenza avuta dall’Inghilterra. Seppur agli ordini di Sua Maestà ha passato solamente due anni, il calcio inglese ha rappresentato un mantra da seguire. Più nello specifico il WM di Alf Ramsey ha costituito una dorsale importante per il Defensa y Justicia. Basato sul “Sistema” di Chapman e sul “Metodo”, è riconosciuto come il precursore dell’attuale 4-4-2. Tale filosofia Crespo la utilizza più frequentemente nelle competizioni internazionali (dal 3-1-4-2 iniziale passa spesso a questo stile). Un sistema che troppo spesso viene certificato come obsoleto ma che è stato il padre del calcio moderno. Basti pensare alla lungimiranza che hanno avuto gli inglesi nel dare un ruolo introduttivo all’impostazione. I terzini spingono molto sulle fasce ed uno dei due pivot arretra a fare il ruolo del trequartista. Basandosi su ciò e rapportandolo al calcio attuale, l’organizzazione è divenuta ordinata e fluida facendo le fortune del Defensa y Justicia di Crespo.