Era il 5′ del secondo tempo quando Lehmann raccolse con le mani un retropassaggio volontario del suo compagno. L’arbitro non ebbe alcun dubbio, punizione dal limite. A neanche 9 metri di distanza dalla porta, si posizionarono sul pallone Repka e chi? Beh… ovvio Batistuta. Un’occasione troppo ghiotta per l’argentino, il quale voleva regalare ai tifosi la vittoria e a se stesso, una bella tripletta. Bati si trovò davanti a sé una schiera di otto giocatori rossoneri, c’era così tanta gente ad intralciare la vista della porta. Repka batté per Batistuta il quale tirò una cannonata che si insaccò proprio sotto la traversa. Il “Re Leone” ruggì così per la sua 113° volta in Italia e festeggiò con la sua solita mitraglia.
“Io e Maldini eravamo accanto in barriera quel pomeriggio – ricordò Costacurta -, quando Bati colpì il pallone non facemmo in tempo nemmeno a muoverci che la palla era già in rete. Dopo ci guardammo e pensammo ‘Se ci prende la testa, ce la stacca”.